L’ANZIANO UN’UNITA’ BIO-PSICO-SOCIALE DA TUTELARE E VALORIZZARE.

Villa Ranuzzi, tra “Aspetti qualitativi e dietetici” – Al centro di una tesi di laurea multidimensionale.

Silvia Montalbano, biologa nutrizionista, ha conseguito il Master di II livello in Alimentazione e Dietetica Applicata presso l’Università degli Studi di Milano- Bicocca, con una tesi dedicata agli “Aspetti qualitativi e Dietetici” che ha potuto approfondire nel periodo di stage svolto presso la CRA (casa residenza per anziani non autosufficienti) Villa Ranuzzi di Bologna.

Villa Ranuzzi è parte di una rete multidimensionale rappresentata in primis dal Consorzio Ospedaliero Colibrì con cui attua uno scambio di informazioni, esperienze e conoscenze. L’obiettivo dei servizi residenziali è quello di affrontare i problemi dell’invecchiamento e della perdita di salute e ruolo sociale, difendendo, prima ancora della salute, la dignità delle persone da accogliere e da trattare con serenità e considerazione.

La tesi in particolare si sofferma sulla gestione qualitativa del servizio di ristorazione collettiva affidato ad Amedea Servizi s.r.l. partner del Consorzio Colibrì.

Un tema particolare della biologia dell’invecchiamento è proprio lo stato nutrizionale, in quanto molti aspetti tendono a modificarsi, a partire dall’apparato digerente, come per esempio l’apparato masticatorio, il quale può determinare quadri patologici e stati di malnutrizione.
Nell’introduzione della tesi si legge “L’anziano ha coscienza solo parziale dei suoi problemi in generale, ma in particolare per alcune aree critiche quali quella psichica, quella ortopedica e quella nutrizionale sono davvero frequenti i casi di patologia sommersa che è necessario individuare. E’, infatti, cardine metodologico della Geriatria lo studio dell’anziano nel suo insieme biologico, psicologico e sociale e, tale scopo è auspicabile utilizzare mezzi e metodi validati, ovvero dimostrati affidabili, dalla letteratura scientifica come le CGA. La CGA permette un’analisi globale dei bisogni dell’anziano, perciò richiede il coinvolgimento articolato di differenti professionalità (medico, infermiere professionale, operatore dell’assistenza, fisioterapista, educatore, psicologo, dietista, assistente sociale) che, agendo in équipe, soddisfano il criterio organizzativo del lavoro interdisciplinare” (Monteleone, A. La qualità nelle RSA. Santarcangelo di Romagna: Maggioli Editore, 2016.)

“Ciò che ho potuto riscontrare – spiega l’autrice della tesi di Master Silvia Montalbano – è una sinergia che risulta imperniata di valori fondamentali   per   la   vita   di   ciascun anziano, basati   sull’accoglienza, sulla  premura,   sull’interesse   e   sulla responsabilità di ogni individuo coinvolto. L’obiettivo del Consorzio Colibrì è quello di conciliare i benefici derivanti dalle economie di scala con la personalizzazione dell’intervento clinico, assistenziale e riabilitativo”.

L’espressione “prendersi cura” è un elemento importante: la malattia, qualsiasi essa sia, non è una parentesi nella vita di una persona e della sua famiglia, ma diviene la condizione con cui vivere ogni giorno. Le azioni, le parole, e i gesti non sono mai neutrali: è necessario che diano testimonianza di accoglienza, premura, interesse, responsabilità.