Due eventi straordinari organizzati da Letizia Espanoli

SENTE-MENTE DAY 2018
e
GIU’ LE MANI DAI VECCHI.
Questi i titoli dei due eventi organizzati tra Ottobre e Novembre 2018 dalla nostra amica Letizia Espanoli.
Ringraziamo Elena Mantesso e Giusi Perna che ci raccontano com’è andata…

 

SENTE-MENTE DAY 2018
Scritto da Elena Mantesso in collaborazione con Giusi Perna

[V Sente-Mente® Day: Una nuova tavolozza di colori per s-catenare Vita nei Servizi per le persone che con-vivono con la demenza]

Da cinque anni coloro che credono in un mondo socio sanitario capace di umanità, possibilità, professionalità e entusiasmo si ritrovano per vivere una giornata di formazione gratuita capace di portare nuove sfide alle metodologie sanitarie, assistenziali ed educative.

Quest’anno 450 professionisti sociosanitari e della relazione si sono riuniti l’11 ottobre a Caste San Pietro (Bo) per il V^ Sente-Mente Day.

Letizia Espanoli, ideatrice del Sente-Mente® modello, assistente sociale e formatrice con esperienza trentennale sul tema delle Demenze, insieme alla sua collaboratrice Ilaria Filzi e al gruppo dei Felicitatori, ha organizzato questo straordinario evento presso il Centro Congressi Artemide.
Il gruppo dei 450 partecipanti è stato traghettato da uno stato di impotenza, tragedia e drammaturgia sulla Malattia di Alzheimer, verso nuove consapevolezze, nuove prospettive, nuovi strumenti di cura e nuove forme di autoefficacia.

“La relazione può e deve essere strumento di cura”, “Le persone che con-vivono con la Demenza non sono corpi accartocciati: sosta nel loro sguardo che pulsa di vita e dignità”, “Non sono e non saranno mai gusci vuoti: osserva i loro panorami dell’anima!”, questi sono solo alcune frasi leitmotiv della mattinata: ore intense ed emozionanti, in cui alla voce potente e rivoluzionaria di Letizia Espanoli, si è alternata la delicata lettura delle testimonianze dei grandi maestri che con-vivono con la Demenza nel mondo, come Harry Urban, Kate Swaffer, Antonio Candela e tanti altri, ad opera di Elena Mantesso, Master Sente-Mente® project, e Martina Bonafini,Felicitatrice Senior e supervisione.

Sono stati molti gli ospiti, tra politici, presidenti e direttori di struttura, provenienti da tutta Italia, a scegliere di partecipare a questa giornata speciale e lasciare una testimonianza di come il modello Sente-Mente che ha fatto della propria città una “Comunità amica delle persone che con-vivono con la Demenza” o rivoluzionato in meglio il proprio modello organizzativo. Hanno calcato la platea accanto a Letizia Espanoli, Gianluigi Pirazzoli, Presidente Istituto S. Anna e S. Caterina di Bologna e Presidente Anaste Emilia Romagna, Bona Sandrini, Presidente Associazione Alzheimer Imola, Rino Pezzano, Vicesindaco e assessore alle politiche sociali del Comune di Cerignola, Dorino Favot, Sindaco di Prata di Pordenone.

Anche l’attrice e conduttrice, Francesca Rettondini, ha scelto di essere presente alla V edizione del Sente-Mente Day regalando al pubblico presente un momento di forte impatto emozionale: la visione del cortometraggio “Il cioccolatino” dedicato a sua mamma, alla quale era stato diagnosticato l’Alzheimer.

Se la mattinata aveva lo scopo di riportare la dignità, le competenze, i bisogni e le emozioni della persona che con-vive con la Demenza al centro dei processi organizzativi e terapeutici, il pomeriggio non è stato da meno: l’apprendimento di nuovi strumenti di cura e relazione efficaci con la persona che con-vive con la Demenza, è stato affidato a cinque workshop interattivi.

Condotti da alcuni Felicitatori del Sente-mente modello, i workshop hanno affrontato alcuni temi cardine del mondo sociosanitario come il movimento e il contatto con la persona che con-vive con la Demenza, la progettualità degli interventi educativi, la leadership di una “Sente-mente organizzazione”, la realizzazione del progetto “Sente-Mente comunità amica” e tanto altro ancora.

La V edizione del Sente-mente Day è stata per Letizia Espanoli anche la preziosa occasione per presentare al pubblico i suoi due nuovi libri scritti in collaborazione con Anna Adami, Giusi Perna e Deborah De Angelis: “È sempre un buongiorno!” e “Il linguaggio dei due mondi”.

In un crescendo di emozioni e concretezza, la giornata si è conclusa con un messaggio che pulsa di urgenza e possibilità: quello di Letizia Espanoli è solo un arrivederci alla sesta edizione del Sente-Mente Day.

Il Sente-Mente® Project aspetta nuovi e coraggiosi professionisti sociosanitari pronti a creare insieme una nuova tessera del puzzle che ci condurrà accanto alle persone che con-vivono con la Demenza, sempre più lontani dall’incuria e dai maltrattamenti verso gli anziani, sempre più vicini ad un mondo sociosanitario migliore! 

Per approfondire e conoscere da vicino il progetto
www.letiziaespanoli.com
FB Sente-Mente
FB Sente-Mente® per caregivers e persone che con-vivono con la demenza

GIU’ LE MANI DAI VECCHI
Scritto da Elena Mantesso

Si può prevedere un vaccino anti-maltrattamento? Si! Imparando a costruire organizzazioni capaci di investire in umanità.
Lo scorso 28 Novembre si è svolto a Bologna un evento formativo gratuito colmo di riflessioni condivise sul tema dei maltrattamenti, “Giù le mani dai vecchi” un titolo che racchiude un messaggio forte e dirompente.
Più di 200 persone hanno scelto di esserci e vivere con interesse questa mattinata desiderata e organizzata da ANASTE Emilia Romagna in collaborazione con il Sente-Mente® Project.
Oggi tutta la Società è chiamata in causa per ridefinire le responsabilità individuali e collettive verso gli anziani. In un contesto di bisogni in evoluzione e di risorse definite, una scommessa e una sfida ci attendono.
“Gli episodi di maltrattamento ai danni degli ospiti sono un fatto gravissimo, indegno e intollerabile”, queste le parole dell’Assessore regionale Venturi.
Numerose le autorità previste nel programma di questo speciale convegno: Mons. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna, Dott. Sergio Venturi, Assessore regionale alle politiche per la salute Regione Emilia Romagna, Dott. Giuliano Barigazzi, Assessore alla Sanità del Comune di Bologna, Prof. Alberto De Santis, Presidente Nazionale ANASTE, Dott. Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia di Bologna, Dott. Gianluigi Pirazzoli, Presidente ANASTE Emilia-Romagna, Ing. Giulio Magagni, Presidente EMILBANCA.

La chiave di lettura vincente è un insieme di confronto, collaborazione, ascolto, e consapevolezza fra la Pubblica Amministrazione e i gestori dei servizi.

Questo evento formativo è stato un’occasione preziosa che aperto numerosi varchi di riflessioni.

Tutti i relatori presenti hanno lasciato una traccia di consapevolezza e professionalità sul tema dei maltrattamenti, sviluppando e condividendo diverse tematiche di possibilità su questo delicato argomento.

La Dott.ssa Elisa Modesti, Infermiera e Felicitatrice Senior del Sente-Mente® Project, nella sua relazione dal titolo “I maltrattamenti verso gli anziani: i confini del problema” ha sottolineato l’importanza delle emozioni di ciascuna persona, sia del professionista della relazione di cura sia della persona che convive in una situazione di fragilità. Se consideriamo le emozioni come un limite si rischia di andare incontro ad un esaurimento emozionale, mentre se viviamo le emozioni come possibilità, allora la relazione di cura diventa un’opportunità di ricchezza.

Dall’esaurimento emozionale al vivere il lavoro socio-sanitario come una palestra di vita quotidiana, ma quanto è altrettanto importante, passo dopo passo, prendersi cura delle organizzazioni?

La Dott.ssa Maria Grazia Frassin, Direttore Opera Pia Raggio di Sole (Barbarano Vicentino), ha dedicato il suo intervento a “Gli eventi sentinella che accendono il faro della preoccupazione”,
evidenziando l’importanza di “guardare e sentire” con accuratezza: l’ambiente, il personale, le persone accolte nella struttura, il linguaggio utilizzato nei processi organizzativi e assistenziali, le consegne, gli indicatori di salute e quelli organizzativi.
È quindi essenziale non solo prendersi cura delle persona, ma costruire e diffondere accuratezza all’interno delle organizzazioni.

Il “si è sempre fatto così” e l’atteggiamento di indifferenza, possono alimentare la trascuratezza dell’ambiente e delle relazioni.
E come ha sottolineato la Dott.ssa Evangelia Kasapi, Responsabile Sanitario S.Anna e S. Caterina (Osservatorio Contro La Violenza), “l’indifferenza è la morte professionale”.
La Dott.ssa Kasapi dopo aver specificato le diverse forme di violenza nel settore socio-sanitario (fisica, psicologica, economica, omissiva), ha elencato quali possono essere i possibili indicatori di violenza e mal-trattamenti, arrivando poi a condividere l’importanza di creare e incoraggiare una cultura della gentilezza.

Quindi “Cosa vogliamo davvero far accadere in ogni istante della relazione di cura?”, la voce della Dott.ssa Letizia Espanoli, Founder Sente-Mente® Project, consulente e formatrice, ha seminato ulteriori riflessioni e spunti interessanti, “abbiamo bisogno di vivere piccoli passi per abitare il futuro che sogniamo e che vogliamo costruire”.
Ogni persona e ogni organizzazione può svelare competenze e abilità per andare oltre il senso di impotenza e sviluppare autoefficacia.
La Dott.ssa Espanoli attraverso la sua relazione “Un traghetto da tanto non cambierà mai nulla a #iocentrosempre: le 50 tessere del Sente-Mente® modello per la qualità”, ha illustrato quanto siano fondamentali l’accuratezza e il metodo all’interno della cultura organizzativa.
Una mattinata davvero straordinaria che si è conclusa con l’intervento del Dott. Antonio Curti, Direttore Beata Vergine delle Grazie (Bologna) sul tema “Un viaggio a sostegno della qualità della vita”.
Attraverso la sua relazione il Dott. Curti ha guidato i partecipanti verso la consapevolezza di quanto la professione di cura possa essere per davvero una speciale palestra di vita dove si necessita di più umanizzazione.
L’esperienza esposta dal Direttore Curti è stata come un piccolo viaggio nelle possibilità di un modello organizzativo che svela non solo ciò che facciamo ma soprattutto ciò che noi siamo e possiamo far accadere.
Dal burnout del personale e dal senso di impotenza, abbiamo bisogno di chiederci cosa possiamo fare e cosa vogliamo far accadere. È quindi tempo di vita, accuratezza e dignità!