Un’esperienza unica, uno scambio intenso, una relazione continua e sempre possibile…

Il 15 giugno scorso si è svolta a Bologna la prima “Sente-Mente Experience”: giornata di formazione teorico-pratica con Letizia Espanoli, ideatrice del Sente-Mente Project ®, organizzata da “Beata Vergine delle Grazie” – Casa Residenza per Anziani e Casa di Riposo.

Si è trattato di sette ore nel quale le persone hanno potuto comprendere e sperimentare l’efficacia e la potenza trasformativa di questo modello di cura e di assistenza, cimentandosi in esercitazioni pratiche al fine di cogliere le potenzialità per gli operatori, famigliari e malati.
Durante la giornata sono stati inoltre proiettati alcuni filmati, realizzati da Cristina Fino (Alamarlife.com), che hanno lo scopo di aiutare gli ospiti delle case di cura, ma anche quello di alleviare le sofferenze professionali degli operatori delle strutture assistenziali.

Durante la Sente-Mente Experience le persone hanno vissuto l’essenza della metodologia e dei suoi sette pilastri (elementi scientifici sui quali poggia l’intero modello “Sente-Mente”):

1. LA VITA NON FINISCE CON LA DIAGNOSI.
2. DAL CORPO ALLA MENTE E DALLA MENTE AL CORPO.
3. HEARTMATH E GLI STUDI DI NEURO CARDIOLOGIA
4. PSICOLOGIA POSITIVA.
5. CON-TATTO.
6. RISATA E SPIRITO INTERIORE DELLA RISATA.
7. I COMPORTAMENTI SPECIALI

Sono questi gli elementi scientifici su cui si basa l’intero “Sente-Mente Project ®”: un progetto nazionale che nasce dal desiderio di portare una luce nuova nel mondo socio sanitario educativo.

La formazione che i professionisti ricevono è spesso basata fortemente sulla “tecnica” e sul “saper fare” – spiega Letizia Espanoli –. Le best practice piuttosto che non i protocolli ci hanno aiutato nel tempo a uniformare il nostro agire. Tuttavia, sempre di più il lavoro socio sanitario è diventato una “serie di compiti” per rispondere ai bisogni delle persone fragili. Inoltre, durante i percorsi di studi, la formazione ricevuta ci ha insegnato come prendersi cura degli altri, dimenticando di fornire al professionista un “Kit di strumenti per la cura di se stesso”.

La spersonalizzazione degli interventi, il lavoro di cura focalizzato su corpi sempre più compromessi dalla malattia, le prestazioni assistenziali basate solo sui bisogni del corpo hanno portato sempre di più a un “allontanamento” emotivo verso il lavoro. L’umanizzazione delle cure non significa solo prestare più attenzione alle esigenze ed ai bisogni di chi viene assistito, ma anche coltivare la straordinaria bellezza  dell’essere umano, a partire da chi le cure intende offrirle.

Per chi ama, famigliari e caregiver, la situazione non è diversa. Lasciati spesso soli ad affrontare una malattia che non comprendono. Le errate convinzione che la demenza “porti via tutto”, che la malattia sia solo tempo di angoscia e fatica, impediscono all’amore la possibilità di vivere istanti di tenerezza e di possibilità. C’è un “kit per continuare ad amare” che deve essere donato alle famiglie lungo questo viaggio.

Il viaggio inizia da dove sei! Ciascuno ha un bagaglio unico e irripetibile. Si parte per esplorare nuove Possibilità e Bellezze dentro e fuori da noi.

Ognuno dei partecipanti all’evento, in conclusione, ha raccolto e fatto propria la filosofia del Sente-Mente Project ®, imparando come nel proprio lavoro sia fondamentale “saper essere”, piuttosto che “saper fare”, approcciando il lavoro con una mentalità completamente nuova.

I 7 pilastri sono i fondamenti di una nuova cultura del “prendersi cura” in grado di generare uno scambio di benessere tra la “persona assistita” e la “persona che assiste”, una relazione intensa e gratificante che va oltre la professione e oltre la malattia.

Le foto qui di seguito, una piccola selezione di quelle effettuate in giornata, sono una prova tangibile dell’entusiasmo che ha contagiato i partecipanti alla Sente Mente Experience, e che ognuno di loro porterà da ora in poi, sul proprio posto di lavoro.

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